Si è svolta quest'anno la tredicesima edizione delle Olimpiadi italiane di statistica, promossa da Istat e Società Italiana di Statistica, e rivolta agli studenti dei primi quattro anni delle scuole secondarie di secondo grado.
La statistica trova il fondamento della propria esistenza nell’utilità che fornisce, soprattutto nel dare supporto alle decisioni, tramite la trasformazione dei dati in informazioni. Detto in altre parole, la statistica è utile per prendere buone decisioni, ed è per questo motivo che viene utilizzata pressoché dappertutto ed è stata inserita nella maggior parte dei corsi universitari. Prima che i dati possano essere elaborati e quindi da essi si possano estrarre informazioni, è necessario raccoglierli in maniera opportuna. (Dal cap. 2 del libro Non è colpa della statistica)
Perché è importante conoscere la statistica già a scuola?
Risponde Walter Caputo, autore del libro Non è colpa della statistica, collana Scientia et Causa, diretta da Armando De Vincentiis.
Perché viviamo in un mondo sovraccarico di informazioni, alcune delle quali sono di scarsa qualità, se non totalmente false. Le nostre decisioni, soprattutto quelle più importanti, sono collegate alle informazioni in nostro possesso. Di conseguenza, per vivere bene dobbiamo decidere bene e per farlo dobbiamo saper selezionare le informazioni. In ciò ci aiuta la Statistica. Ed è bene cominciare ad apprenderla a scuola, ma soprattutto ad applicarla il prima possibile, facendo esperienza e crescendo con una coscienza critica e scientifica adeguata all'information overload.
230 pagine
16 capitoli
13 pagine circa per ogni capitolo
1 pagina di sintesi per ogni capitolo
4 anni circa per scriverlo
60 fonti bibliografiche
"Spero di aver reso interessante e divertente
un argomento intrinsecamente difficile".
Walter Caputo
Le Scuole possono prenotare l'incontro con l'Autore, con l'iniziativa dei DIALOGHI CON L'AUTORE a cui aderisce anche questo libro.
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